Risposta alle domande del portavoce Alberto Pagliuca

Di seguito rispondo alle domande che il portavoce Alberto Pagliuca mi ha rivolto a nome del Movimento 5 Stelle di Monterotondo

1.Quali saranno i criteri per la formazione della Giunta che governerà la città. Vi è la piena autonomia di
scelta degli assessori da parte del futuro Sindaco? Quali sono i nominativi delle persone che
costituiranno la giunta ivi compreso quello del vicesindaco?

La mia autonomia è piena e totale: è ciò che la coalizione si aspetta da me e che ogni città si aspetta dal proprio sindaco. L’ho affermato all’inizio della campagna elettorale, in ogni incontro e lo ribadisco oggi: i criteri che seguirò saranno quelli della competenza politica ed amministrativa. Se ho già dichiarato, e lo confermo in questa sede, che il mio vice sindaco sarà una donna, l’ho fatto per dare sin da subito la misura che la valorizzazione del ruolo delle donne avrà nella mia amministrazione, coerentemente con la grande sensibilità che la città sta esprimendo in tante forme, anche associative, sui temi delle politiche di genere.

Ho trovato invece inappropriato, sin dall’inizio, indicare nomi e cognomi prima dell’acquisizione del risultato elettorale, perché li avrei esposti in maniera non corretta, persino ingenerosa, all’attenzione dell’opinione pubblica. D’altronde nessuno dei cinque candidati sindaci in campo ha avvertito la necessità di presentare prima del 26 maggio la propria squadra di governo, probabilmente per le stesse ragioni.

2.Quale sarà l’organizzazione dell’Azienda Speciale APM e della Fondazione ICM. Con quale criterio saranno individuati i vertici? Sarà rispettato il parere della Corte dei Conti in merito ai compensi (previsti
all’art. 6, comma 2 del D.L. 31 maggio 2010 n 78) ovvero non compensi o indennità ma solo gettoni presenza? Chi sarà il presidente?

Continueranno ad essere organizzate secondo i principi della trasparenza, dell’efficienza, dell’economicità di gestione e della visione strategica, esattamente come negli anni scorsi. Per i criteri di individuazione dei vertici vale lo stesso discorso fatto a proposito della composizione della giunta: occorrono competenze ed esperienze. Non ho espresso e non intendo esprimere nomi in questo momento sia per la ragioni già espresse, sia per ragioni di democraticità: è opportuno ricordare infatti che uno dei membri dei rispettivi Consigli d’amministrazione sarà indicato dalle forze politiche di minoranza e non posso certo entrare nel merito dei criteri che le opposizioni adotteranno per individuare i profili e i nomi. Riguardo alla questione dei compensi, il parere della corte dei Conti citato, peraltro superato dalle norme, non afferma l’obbligo di prevedere gettoni di presenza. Personalmente trovo che l’impegno di un Consiglio d’amministrazione, che necessita di competenze sempre più specifiche, che ha precise responsabilità giuridiche ed economiche, che deve garantire servizi adeguati ed efficienti così come conti in ordine e pareggi di bilancio, sia un valore da retribuire.

3.Come pensa di sviluppare e migliorare il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti? Quali azioni efficaci si intendono adottare sulla formazione/informazione della comunità-utente intesa come cittadini,
imprese e commercio? Pensa di avviare un piano di tariffa puntuale proporzionata al rifiuto indifferenziato prodotto in modo da avviare un ciclo virtuoso di gestione del rifiuto?

Tra gli obiettivi del mio programma è indicato chiaramente quello di migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti e creare le condizioni affinché esso diventi anche un’occasione di sviluppo economico. La tempistica del passaggio alla tariffazione puntuale verrà stabilita secondo la road map definita nei primi cento giorni del mandato, anche in relazione alle azioni regionali in questa direzione. Concordo perfettamente sul fatto che la formazione/informazione della comunità sia essenziale al fine di rendere virtuoso il ciclo di gestione dei rifiuti. Per questo metteremo in atto una serie di interventi adatti allo scopo. Potenzieremo l’Ecocentro sia incrementando le giornate di apertura, sia predisponendo bilance per bonus premianti il conferimento.

Ridurremo i tempi di attesa per la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti. Installeremo contenitori di rifiuti per la raccolta differenziata nei parchi e nei giardini pubblici e cestini per lo spegnimento delle sigarette e il contenimento delle cicche nelle vie cittadine. Per evitare la formazione di discariche abusive,
aumenteremo il numero di foto-trappole installate nelle aree sensibili del territorio comunale. 

Sulla base delle linee strategiche definite in sede regionale, intendiamo infine creare le condizioni per dotare la città di impianti per il trattamento di alcune categorie di rifiuti, anche in collaborazione tra pubblico e privato e in una logica di economia circolare, con particolare riguardo all’estrazione di materiali pregiati dai rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche e alla gestione dei rifiuti organici per la produzione di compost, di biogas e di biometano.

4. Come intende il candidato sindaco migliorare il Trasporto Pubblico Locale di Monterotondo? In particolare nel collegamento tra paese e stazione/scalo e con la Asl e i relativi servizi? Che frequenza? anche nei festivi? Con quali fasce orarie? Che tipo di mezzi verranno implementati con riferimento all’impatto con l’ambiente?

Quello di potenziare ulteriormente il trasporto pubblico locale è un obiettivo prioritario, previsto nel nuovo
piano per la Mobilità che stiamo predisponendo. Lavoreremo quindi per implementare i collegamenti tra il
centro e le periferie, in termini di frequenza, fasce orarie e corse nei giorni festivi, migliorando inoltre il
livello di armonizzazione del servizio locale con quello extraurbano offerto dal Cotral. Altro obiettivo al quale stiamo lavorando è quello di arrivare ad una bigliettazione unica integrata col sistema Metrebus, in una logica di moderna mobilità d’area metropolitana. Allo stesso modo e per gli stessi principi, stiamo studiando le condizioni per l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico intercomunale/distrettuale tra
Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova: una unità di rete che consentirebbe di coprire zone non servite e prevedere nell’affidamento del servizio una serie di utili, opportune e indispensabili migliorie, come ad esempio lo sviluppo di app utili a tracciare percorsi e frequenze delle corse e soprattutto l’impiego totale di mezzi a basso impatto ambientale, che consentirebbe di superare quello parziale in funzione oggi sul nostro
territorio. Stiamo infine progettando una “Linea Cultura” di bus, finalizzata al trasporto degli studenti in visita presso i siti culturali ed ambientali del territorio e a disposizione dei cittadini in occasione dei grandi eventi organizzati a Monterotondo.

5. Vista la situazione attuale di carenza strutturale sul territorio che comporta il trasferimento dei nostri cani a 100 km di distanza, come si intende risolvere l’attuale situazione emergenziale? chi verrà preposto alla tutela del benessere animale e in che tempi si prevede la realizzazione di un canile sanitario a Monterotondo?
Dico chiaramente che, a fronte di tante eccellenze, su queste tematiche ’Amministrazione comunale uscente ha espresso un impegno insufficiente. Intendo perciò recuperare e non a caso nel mio programma prevedo la revisione del Regolamento sui diritti degli animali, con particolare riferimento a criteri
estremamente rigidi per l’autorizzazione all’attendamento dei circhi sul territorio comunale e all’attivazione, sul sito istituzionale del Comune, di una sezione dedicata ai diritti e alla cura degli animali. 

E ancora: l’istituzione del canile comunale dovrà essere prevista e realizzata entro la Consiliatura, così come quella del cimitero degli animali. Parallelamente vorrei lanciare l’attivazione di un servizio “SOS Randagi” per supportare il ritrovamento di animali vaganti e promuovere giornate di sensibilizzazione all’utilizzo dei microchip per gli animali domestici. Il mio proposito è anche quello di istituire una speciale delega da affidare ad un rappresentante della Giunta o ad un consigliere/una consigliera delegato/a a lavorare sui temi riguardanti il benessere animale.

6. Cosa si intende fare per combattere/arginare la piaga del Gioco d’Azzardo considerando anche la grande diffusione di locali per il Gioco d'Azzardo nel nostro territorio? Con quali strumenti e con quali tempi? Quale modello alternativo pensa di offrire ai giovani?

La diffusione di locali per il gioco d’azzardo non è certo prerogativa esclusiva del nostro territorio. In passato l’Amministrazione comunale ha cercato di porre paletti con un apposito regolamento, che prevedeva tutta una serie di prescrizioni in ordine alla distanza minima che tali esercizi dovevano avere
rispetto a luoghi sensibili come le scuole, i parchi ecc. Erano, quelli, anni in cui in tutta Italia l’opposizione dei titolari degli esercizi commerciali dava luogo ad un elevatissimo contenzioso e la giurisprudenza dei giudici amministrativi in materia era molto controversa. Il mio intento, allora, è proprio quello di proporre
al Consiglio comunale e approvare un nuovo regolamento alla luce della recente evoluzione della giurisprudenza e ai nuovi orientamenti espressi dalla Corte costituzionale, che ha riconosciuto la competenza di Regioni e Comuni a regolamentare autonomamente ogni misura riguardante le conseguenze
sociali dell’offerta dei giochi leciti, con particolare riferimento alle fasce di consumatori psicologicamente più deboli, nonché l’ordinato impatto sul territorio dell’afflusso degli utenti alle sale da gioco. 

Il regolamento in se non è però sufficiente: serve un impegno e una risposta della comunità cittadina.La proposta di modelli culturali alternativi deve perciò essere lo strumento più deciso per contrastare il gioco d’azzardo e le ludopatie, specie tra i giovani. Una proposta che può e deve partire dal Comune ma che deve coinvolgere e rendere protagonisti tutti gli attori che arricchiscono il nostro tessuto sociale: le scuole,le parrocchie, le cooperative integrate, il volontariato, le associazioni culturali. Serviranno campagne di sensibilizzazione, certo, con linguaggi e stili comunicativi in grado di colpire l’attenzione pubblica. Ma soprattutto servirà un lavoro puntuale nei luoghi della città, con iniziative non estemporanee e coerenti conun progetto generale su questo tema.

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